Scarico o non scarico? Questo è il problema

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All’interno della filiera del trasporto merci un quesito fin troppo ricorrente è capire a chi compete il corretto posizionamento del carico sul veicolo o lo scarico dello stesso. Poiché, spesso, questa pratica va a mixare obblighi contrattuali e pratiche di cortesia, creando situazioni spiacevoli tra azienda e operatore logistico.

Secondo il CCNL di Trasporto – Spedizioni e Logistica, „il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto“ ; tra queste attività, salvo che il contratto di trasporto non lo preveda espressamente, l’autista non è tenuto, a svolgere operazioni di carico e scarico merci.

Prassi ormai diffusa però è quella di chiedere all’autista , a volte in maniera esplicita a volte in maniera indiretta, la movimentazione della merce. Ormai assodato che questa operazione è esclusa dal contratto di trasporto tradizionale, oltre a costituire un costo aggiuntivo, lo scarico comporta per l’autotrasportatore pesanti rischi di cui si sottovaluta l’entità.

Ad esempio, attraverso l’utilizzo di attrezzature di cui non è tenuto a conoscerne l’utilizzo ( muletti, carrelli) il trasportatore espone se stesso e altri a rischi, infortuni e si fa carico di ulteriore stanchezza prima di rimettersi alla guida.

Se in alcuni casi la richiesta viene fatta in modo implicito, quasi a richiedere un “favore” da parte del trasportatore, in altri diventa un “obbligo”o “ ricatto” se si vuole perpetuare il rapporto di lavoro. Chi si rifiuta rischia di perdere il contratto.

Si è giunti a una situazione in cui, soprattutto le grandi strutture se ne approfittano, facendo svolgere agli autisti mansioni al di là delle loro competenze.

La situazione riportata presenta problematiche da diversi fronti:
– Etico
– Di Mercato
– Di responsabilità

Sono necessari rigidi e continui controlli agli scarichi per fa si che questo modo di operare veda una fine.
Che sicurezza sul lavoro può dare un camionista che non conosce l’utilizzo di attrezzature specifiche come muletti o carrelli? Quale lucidità può garantire agli altri utenti della strada un conducente che, pur avendo una forte regolamentazione di orari di guida e di riposo, si ritrova a dover svolgere ore aggiuntive di lavoro in magazzino non registrate e non pagate?”

A voi la risposta.