Il mestiere del camionista: non c’è ricambio generazionale

L’autotrasporto europeo da tempo presenta una carenza di camionisti e questo si sta rivelando un problema molto serio nel settore. Sussiste un vero e proprio problema di “ ricambio generazionale”.

In Germania per ogni 50.000 pensionamenti ci sono solo 10.000 nuovi arrivi. Pare che i giovani, in gran parte, non ne vogliano sapere di intraprendere una professione simile: i fattori scoraggianti riguarderebbero regole, traffico e ritmi stressanti di lavoro:  Krage, presidente dell’associazione di categoria DSLV (Associazione Tedesca degli Spedizionieri e della Logistica) afferma che: “aumentare gli stipendi non aiuta a risolvere il problema; semplicemente c’è troppo poco personale qualificato.”

Episodi analoghi sono emersi anche sul fronte italiano. Trovare personale con le patenti di guida necessarie e interessato a questa professione non è facile; secondo l’imprenditore veneto Damaso Zanardo, il problema dipenderebbe dal grosso squilibrio esistente tra lordo e netto della retribuzione: “ gli autisti in realtà ci sono ma non vengono a lavorare per imprese italiane: fuori dell’Italia ci sono tanti posti dove pagano meglio, non tanto come cifra degli stipendi perché in realtà siamo secondi in Europa con circa 51 mila euro l’anno, ma il fatto è che in tasca ne rimangono meno di 30 mila».

In nessun altro paese si spende la stessa cifra lorda, in tanti altri il netto si attesta più alto.
È sufficiente questo squilibrio a far tenere lontani aspiranti autisti dalle aziende italiane? Si, in buona parte, oltretutto ad aggravare la situazione ci si mette l’opinione pubblica che secondo un’indagine di Pricewaterhousecoopers considera il mestiere, sostanzialmente, poco attraente.

Il settore deve riuscire a far tornare attraente il lavoro dell’autista professionista. Condizioni di lavoro adeguate ed imprese che lavorino per migliorare la qualità di vita dei propri conducenti, sono fattori fondamentali affinché questa professione possa diventare, in futuro, più gratificante per chi la esercita.
Provvedimenti celeri ed efficaci sono necessari altrimenti come conseguenza presto gli articoli acquistati online potrebbero non essere più recapitati alle nostre case oppure gli scaffali dei supermercati restare vuoti.