Autotrasporto: quanto si paga caro un basso prezzo

“Non ci sono più alibi ormai per negare al settore dell’autotrasporto l’applicazione concreta e reale dei costi minimi d’esercizio” questo il commento del presidente di Confartigianato Amedeo Genedani alla sentenza della Corte Costituzionale emessa il 2 Marzo 2018.

Un costo del trasporto eccessivamente basso si dimostra un fattore di rischio generale per l’intera società e non solo per l’azienda caricatrice e trasportatrice.

La conseguenza ai costi di trasporto troppo bassi è l’impossibilità di applicare prezzi sufficientemente remunerativi che garantiscano una dinamica aziendale lineare e livelli di investimento adeguati.
Attualmente, salvo rare eccezioni, non c’è impresa che esercitando solo il servizio di trasporto riesca a sostenere un livello di investimenti adeguato a quello richiesto dal mercato.

Questo precariato viene alimentato con metodi poco trasparenti, dando vita a cooperative spurie o allargando l’area dei sub-vettori (di solito stranieri che non garantiscono condizioni di lavoro accettabili).

Per poter operare in un mercato trasparente sarebbero auspicabili controlli serrati e continuativi così da disincentivare tali atteggiamenti.

La qualità del lavoro è un valore irrinunciabile che deve sostituire l’abitudine di considerare come unico criterio di scelta il ribasso economico; in questo contesto la citazione del politico statunitense Benjamin Franklin trova ampia attualità: “l’amarezza di una scarsa qualità rimane per lungo tempo dopo che il piacere di un prezzo basso è stato dimenticato” .