INTERRUZIONE ALLA FERROVIA DEL RENO: ALIS CHIEDE AIUTO

Lo scorso 12 agosto è avvenuta l’interruzione della linea ferroviaria della valle del Reno, all’altezza di Rastatt si è verificato un abbassamento delle rotaie di mezzo metro causato dalle ingenti piogge e da problemi tecnici nella costruzione di un tunnel sotterraneo. Il 25 agosto Deutsche Bahn ha annunciato che le Ferrovie della Germania, Svizzera, Austria e Francia hanno avviato una collaborazione per affrontare insieme il blocco della linea ferroviaria, che rimarrà chiusa fino al 7 ottobre.
Appresa l’emergenza, Guido Grimaldi, presidente di Alis, ha denunciato il pericolo per il trasporto intermodale e chiede un intervento immediato del Governo italiano.
Il cedimento della ferrovia rischia di causare disservizi rilevanti al traffico merci sull’asse nord-sud.
Problematica che riguardano tutti i treni da e per l’Italia in transito attraverso Germania e Svizzera.
Il passaggio Reno-Alpi interessa diverse provincie italiane nelle quali lavorano importanti operatori logistici del Paese. Sono gli operatori italiani quelli che rischiano, a oggi, i danni maggiori.
Thomas Baumgartner, presidente di Anita (Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa) spiega: «Il 70% dell’export italiano passa attraverso le Alpi, e l’interscambio con il nord della Germania e il Benelux passa per la maggior parte via Svizzera con il sistema combinato ferrovia/strada>>
Le due settimane di Agosto posteriori all’interruzione sono state gestite dirottando i flussi di traffico su modalità stradale o via Brennero.
Continua Baumgartner “Il trasporto stradale, da solo, non sarà in grado di assorbire l’aumento di traffico previsto, quantificabile in circa 20mila Tir la settimana».
L’interruzione fino al 7 ottobre rischia di creare un blocco insormontabile per una parte importante dei flussi import-export tra Italia e Nord Europa in quanto attualmente non esistono soluzioni percorribili per risolvere questa interruzione. Inoltre se pensiamo che l’Austria sta valutando da tempo il calmieramento dei passaggi al Brennero, potrebbero riscontrarsi gravi ripercussioni sui costi di trasporto.
Il passaggio Reno-Alpi e il Brennero rappresentano il principale corridoio di collegamento fra l’Italia e il Nord Europa e su questo corridoio la percentuale di traffico intermodale supera il 50%.
Alis chiede un Tavolo tecnico al ministero dei Trasporti per trovare nuovi soluzioni. “Un lavoro che dovrà unire i gestori delle infrastrutture ferroviarie,i gestori dei terminal e tutti gli operatori interessati, per capire quali soluzioni si potranno attuare nel breve e lungo periodo” afferma Grimaldi.