Caso Ryanair – i prezzi bassi vincono sempre?

“Lowest cost always wins” ha affermato O’Leary, il dominus di Ryanair, nel 2012 durante una conferenza stampa a Göteborg. Il caso Ryanair in queste settimane ha fatto discutere e noi pensiamo sia spunto di riflessione interessante per comprendere meglio le strategie del nostro settore. La dottrina  della compagnia aerea si fonda sull’ idea che in un mercato planetario il prezzo abbia sempre la meglio sulla qualità. E che, per essere meno cari della concorrenza, sia indispensabile tagliare il più possibile i costi. In questo la compagnia ha compiuto un lavoro perfetto: Ryanair ha il costo del lavoro più basso in assoluto del settore.  Il costo di piloti, steward, assistenti e personale di terra pesa per soli 5 euro per ogni passeggero trasportato come esplicita la presentazione dell’ultimo bilancio della compagnia irlandese. ( Il Sole 24 Ore)

Un miracolo di profittabilità che non ha pari nel settore. Ma quali risvolti nasconde questo modello commerciale? Il caos derivante dai 2100 voli cancellati pare trovi origine proprio dalla “fuga di piloti” che non accettano più le condizioni di lavoro imposte  (ritmi di lavoro richiesti,  stipendi bassi e utilizzo intensivo di aerei). Ryanair, perseguendo il modello del “bad enough” ha nel tempo raggiunto risultati incredibili: è la prima compagnia europea per numero di passeggeri, con un traffico record nell’ ultimo mese di Agosto di 12,7 milioni di persone e un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro. La cancellazione dei 2100 voli rappresenta poco meno del 2% del traffico aereo gestito, ma risulta comunque un disservizio per i viaggiatori. Il cliente finale sarà disposto a bypassare i disservizi della compagnia pur di accaparrarsi il miglior prezzo? Nello specifico, noi di Active Logistics ci siamo chiesti se questa legge sussista anche nel settore dei trasporti su strada. Il nostro è un settore in cui la concorrenza è molto alta, le aziende hanno un ventaglio di scelta estremamente ampio e siamo convinti che i prezzi bassi continueranno ad essere appetibili per tanti.  Crediamo fortemente però,  che la costruzione di rapporti duraturi e collaborativi, potrà essere l’alternativa alla ricerca di prezzi stracciati a favore di una relazione solida e vantaggiosa nel lungo termine per aziende e operatori. In questa direzione si stanno muovendo le realtà imprenditoriali più strutturate che cercano di attrarre ed integrare, come anello finale della supply chain, il miglior operatore logistico adatto alle loro esigenze, con il quale instaurare collaborazioni più ampie offrendogli trasparenza su gran parte di informazioni che possono generare un valore aggiunto nell’erogazione del servizio affinché si possa stabilire una relazione di tipo win-win.